Invecchiare comporta una serie di cambiamenti fisici, psicologici e sociali che non è sempre facile accettare.
I segni del tempo sul corpo e la bellezza giovanile che non c’è più, gli acciacchi che si fanno sentire sempre più spesso, la mente che non è più agile e scattante come un tempo, la sensazione di essere meno autonomi rispetto al passato e la paura di non essere più autosufficienti.
In questa fase si aggiungono eventi di vità che portano a ripensare il proprio ruolo nella società come il pensionamento ed il rapporto con la morte quando si verifica il lutto di persone care o conoscenti.
In questa fase della vita molte persone sperimentano un senso di inutilità, l’autostima cala, si isolano e perdono motivazione, sviluppano sintomi di ansia e depressione.
La terza età viene quindi vissuta come un lento ed inesorabile decadimento del corpo e dello spirito ma non è necessariamente così.
L’invecchiamento può essere anche sano e può essere visto come l’inizio di una nuova fase di vita rinforzando e consolidando le capacità acquisite, riscoprendo nuove opportunità, interessi ed affetti, recuperando desideri lasciati in sospeso nell’età adulta, ritrovando la curiosità per il mondo che ci circonda.
Uno Psicologo nella terza età è quindi utile per:
- ritrovare motivazione e voglia di vivere
- contrastare l’isolamento e favorire il recupero di relazioni sociali
- ritrovare il senso di efficacia ed utilità, rinforzare l’autostima
- mantenere l’autonomia
- gestire i sintomi di ansia e depressione
- elaborare il lutto
- valutare le funzioni cognitive e rinforzarle
Vedere la terza età con occhi diversi può far comprendere quali potenzialità si nascondono in questa importante fase della vita che porta con se alcune perdite ma offre la possibilità di nuove conquiste e soddisfazioni.