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Rabbia Repressa e Ansia. Due emozioni a braccetto.

La rabbia repressa e l’ansia sono due esperienze emotive che spesso sono collegate.

L’ansia è una risposta di allarme del nostro sistema nervoso autonomo che si attiva quando si percepisce una minaccia. Questa risposta può essere utile in alcune situazioni, come ad esempio quando siamo in pericolo fisico, ma diventa dannosa quando diventa cronica. L’ansia cronica può essere causata da molteplici fattori, tra cui la rabbia repressa.

La rabbia è un’emozione naturale e sana che fa parte della gamma di emozioni umane e che si manifesta quando si sente frustrazione, dolore, o ingiustizia. È un meccanismo di difesa che ci permette di proteggere i nostri confini e di farci rispettare dagli altri. Quando viene percepita una situazione che ci fa arrabbiare, il corpo e la mente reagiscono in modo da prepararci ad agire. Il sistema nervoso simpatico viene attivato, causando un aumento della frequenza cardiaca, della pressione sanguigna e della respirazione, così come una maggiore attenzione e prontezza mentale. Tuttavia, quando non riusciamo ad esprimere la nostra rabbia in modo sano, come accade spesso a causa delle norme sociali che ci impediscono di esplodere in pubblico, l’energia emotiva associata a questa emozione viene intrappolata all’interno del corpo e della mente. Questa energia può manifestarsi sotto forma di tensione muscolare, mal di testa, palpitazioni, sudorazione, respiro corto, problemi di stomaco, difficoltà di concentrazione, irritabilità.

La repressione della rabbia può avvenire in molti modi diversi, ad esempio una persona può negare la sua rabbia o cercare di evitare le situazioni le situazioni che causano rabbia, la distrazione o lo spostamento della rabbia su altre persone o situazioni, o la somatizzazione, ovvero la conversione della rabbia in sintomi fisici.

Inoltre, la repressione della rabbia può portare alla negazione delle emozioni, creando un senso di disconnessione dalla realtà e dall’esperienza emotiva.

Quali sono i meccanismi che trasformano la rabbia in stress ed ansia?

La repressione della rabbia può portare alla creazione di schemi di pensiero e di comportamento disfunzionali, che aumentano la sensazione di stress e ansia. Ad esempio, una persona che reprime la rabbia può sviluppare una tendenza a rimuginare su eventi passati, a sentirsi costantemente in colpa, a sentirsi impotente o incapace di affrontare le situazioni difficili. Questi pensieri e comportamenti possono contribuire all’aumento dell’ansia e dello stress, in quanto la persona non riesce a trovare soluzioni efficaci ai problemi che affronta.

Inoltre, quando la rabbia viene repressa, la persona può sviluppare una maggiore suscettibilità allo stress, poiché la sua capacità di gestire gli stimoli negativi è compromessa. Ciò significa che la persona può avere una risposta esagerata a situazioni stressanti, poiché la persona potrebbe iniziare a percepire anche situazioni non necessariamente minacciose come fonte di stress e ansia, aumentando così il suo livello di allerta e la propria tensione emotiva.

Inadeguatezza

La repressione della rabbia può creare un senso di inadeguatezza e scarsa autostima perché la persona può sentirsi incapace di gestire le proprie emozioni in modo adeguato. Quando la rabbia non viene espressa, la persona può sentirsi come se non avesse il controllo sulla propria vita e sulla propria emotività. Invece di essere in grado di affrontare le situazioni difficili, la persona si sente impotente e vulnerabile. Questo senso di impotenza può contribuire alla sensazione di stress e ansia, poiché la persona percepisce la realtà come minacciosa e come un ostacolo insormontabile.

Inoltre, la repressione della rabbia può portare la persona a sentirsi in colpa per i propri sentimenti. Potrebbe sentirsi inadeguata o sbagliata per aver provato rabbia o frustrazione, e questo potrebbe influenzare la propria autostima. La persona può sentirsi come se non avesse il diritto di esprimere le proprie emozioni, e questo può portare ad un senso di disconnessione e isolamento emotivo.

Isolamento

La repressione della rabbia può anche causare un senso di isolamento emotivo, dove la persona non si sente a proprio agio ad esprimere le proprie emozioni, che può essere causata da molte ragioni, tra cui l’educazione, la cultura, la paura di giudizio o la mancanza di abilità comunicative efficaci, finisce per ignorare i propri sentimenti e la porta a sentirsi distante dalle proprie emozioni e dalle persone che le circondano.

Questo senso di isolamento emotivo può avere un impatto significativo sulla salute mentale della persona. Quando una persona si sente isolata dalle proprie emozioni, può diventare più vulnerabile allo stress e all’ansia. Questo perché le emozioni sono parte integrante dell’esperienza umana e sono fondamentali per la regolazione delle risposte allo stress.

Il senso di isolamento emotivo può anche impedire alla persona di sviluppare relazioni significative e soddisfacenti con gli altri. Quando una persona non riesce a esprimere i propri sentimenti, può avere difficoltà a comprendere i sentimenti degli altri e può avere difficoltà a creare legami emotivi duraturi e può portare a una sensazione di solitudine e isolamento sociale.

Questo senso di disconnessione, da se stessi e dagli altri, può causare una maggiore ansia e stress, poiché la persona non riesce ad affrontare le proprie emozioni in modo adeguato.

Cosa fare per gestire la rabbia?

In conclusione, il legame tra rabbia repressa e ansia è complesso e si basa su una serie di meccanismi fisici e mentali.

Questi meccanismi sottostanti possono portare ad un aumento dell’ansia e dello stress, poiché la persona non riesce ad affrontare le proprie emozioni in modo efficace e si sente in balia della propria emotività, sviluppando schemi di pensiero e di comportamento disfunzionali e una maggiore suscettibilità allo stress.

Risulta quindi importante che la persona impari a comprendere e accettare le proprie emozioni ed a gestire la rabbia in modo sano ed efficace. La gestione delle emozioni in modo efficace può aiutare la persona a sentirsi più connessa con se stessa e con gli altri, migliorando la sua salute mentale e la qualità della vita. Questo può essere fatto attraverso la terapia, l’auto-riflessione e tecniche di rilassamento, come la meditazione e la respirazione profonda e consapevole.

Inoltre, la persona può anche beneficiare dell’apprendimento di tecniche di comunicazione efficaci per esprimere la rabbia in modo assertivo, senza recare danno a sé stessi o agli altri e tecniche di risoluzione dei conflitti. In questo modo, la persona può sviluppare una maggiore autostima e un senso di controllo sulla propria vita e sulle proprie emozioni.

Infine, la terapia può aiutare a sviluppare strategie per gestire l’ansia e le emozioni difficili in modo da ridurre lo stress, migliorare il benessere emotivo e prevenire lo sviluppo di disturbi d’ansia.

Riferimenti:

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