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Stress. Cos’è? Quali sono le cause ed i sintomi? Come affrontarlo?

Che cos’è stress?

Lo stress è un termine che usiamo in senso negativo quando gli eventi della vita ci portano a sentirci sovraccarichi ma in realtà è una reazione psicofisica automatica, utile per affrontare i pericoli e per evolverci. Di fronte al pericolo o quando affrontiamo dei compiti che la persona percepisce come eccessivi e che richiedono di spingerci al limite delle nostre capacità fisiche e psichiche, il corpo e la mente si mettono in moto rilasciando ormoni che aumentano la frequenza cardiaca, aumentano la pressione sanguigna, aumentano l’energia e preparano ad affrontare il pericolo o il problema.

Stress. Cos'è? quali sono le cause? Quali i sintomi? cosa fare per affrontarlo, liberarsene, sfogarsi?

Lo stress di per sé, qualunque sia la situazione che lo provoca, non è negativo né positivo poiché favorisce l’adattamento ai numerosi stimoli, sia fisici che mentali, ricevuti ogni giorno. Lo stress può essere positivo quando, ad esempio, aiuta a concentrarsi per un esame, dà la carica per affrontare una gara sportiva o un nuovo lavoro. In questi casi viene definito stress positivo o eustress. Diventa, invece, negativo quando dura nel tempo senza che si abbia la capacità di affrontare la situazione che l’ha provocato. In questi casi si determina un sovraccarico o carico allostatico, che logora le cellule, i tessuti e gli organi compromettendone le funzioni.

La reazione del nostro organismo agli eventi stressanti è caratterizzata da 3 fasi:

1 – fase di allarme: il soggetto segnala l’esubero di doveri e mette in moto le risorse per adempierli;
2 – fase di resistenza: il soggetto stabilizza le sue condizioni e si adatta al nuovo tenore di richieste;
3 – fase di esaurimento: in questa fase si registra la caduta delle difese e la successiva comparsa di sintomi fisici, fisiologici ed emotivi.

La durata dell’evento stressante porta a distinguere lo stress in due categorie:

  • acuto, che si verifica una sola volta e in un lasso di tempo limitato.
  • cronico, cioè quando lo stimolo è di lunga durata.

Cosa si intende per stress acuto?

Lo stress acuto è la reazione immediata del corpo a una minaccia, una sfida, uno spavento o una forte emozione. Generalmente si verifica una sola volta e in un periodo di tempo limitato. I disturbi (sintomi) più comuni sono:

  • emotivi, ansia, irritabilità, rabbia
  • fisici, tensione muscolare, mal di testa, problemi di stomaco o intestinali (acidità di stomaco, diarrea), aumento dei battiti cardiaci e, a volte, un possibile aumento temporaneo della pressione del sangue (ipertensione arteriosa)

In determinate circostanze, lo stress acuto può essere stimolante e motivante come avviene, ad esempio, quando si deve affrontare un esame, una gara sportiva, una nuova prova lavorativa.

Un singolo episodio di stress acuto, di solito, non causa problemi alle persone sane. Tuttavia, uno stress acuto grave, come subire o assistere a un atto di violenza o essere coinvolti in un atto di terrorismo, può causare gravi problemi di salute mentale, come il disturbo da stress post-traumatico.

Cosa si intende per stress cronico?

L’esposizione per lungo tempo a fattori di stress, come un matrimonio non felice, rapporti conflittuali, situazioni lavorative non gratificanti, malattie persistenti nel tempo (croniche), portano a un aumento continuo (cronico) degli ormoni dello stress causando un sovraccarico che danneggia organi e tessuti (sovraccarico allostatico). In altre parole, se l’aumento della quantità di ormoni dello stress per un breve tempo è importante per risolvere prontamente una situazione, il mantenimento di livelli elevati per un lungo periodo (stress cronico) può provocare gravi conseguenze che includono:

  • aumentata vulnerabilità alla comparsa o all’aggravamento di malattie
  • malattie infettive
  • malattie autoimmuni
  • tumori
  • malattie metaboliche
  • malattie psichiatriche
  • pressione arteriosa alta (ipertensione)
  • infarto

o, nei casi meno gravi:

  • mal di testa cronico
  • insonnia
  • ulcera gastrica
  • disturbi dell’alimentazione

Che cosa può causare lo stress?

La percezione di un evento potenzialmente stressante è diversa da persona a persona. Ciò che causa lo stress dipende, almeno in parte, dal modo in cui un evento è valutato. Una persona con un modo di pensare rigido e pessimistico percepirà un evento stressante in modo molto più negativo e potenzialmente pericoloso di quanto farebbe una persona con uno stile di pensiero flessibile e ottimista. Ad esempio, nel caso di un ritardo del treno, una persona può reagire con rabbia ed ansia, mentre un’altra può adattarsi alla situazione approfittandone per leggere un libro o telefonare ad un amico.

Il modo in cui ognuno reagisce agli eventi potenzialmente stressanti è influenzato anche da fattori genetici: lievi differenze in alcuni geni possono modificare le modalità di risposta. Inoltre, forti reazioni a situazioni stressanti possono, a volte, essere ricondotte a eventi traumatici avvenuti in passato. Le persone che sono state trascurate o hanno subito abusi fisici o sessuali da bambini tendono ad essere particolarmente vulnerabili allo stress. Lo stesso vale per coloro che hanno subito violenze fisiche o sono sopravvissute a gravi incidenti o attentati terroristici

Eventi stressanti negativi

Le situazioni percepite in modo negativo includono:

  • morte del coniuge o di un altro membro della famiglia
  • separazione dal coniuge, divorzio, fine di una relazione affettiva
  • ricovero in ospedale (proprio o di un familiare)
  • incidente o malattia (propria o di un familiare)
  • rapporti tesi con le persone (familiari, partner, amici, colleghi)
  • problemi di denaro
  • perdita del lavoro
  • problemi di sonno (insonnia)
  • problemi dei propri figli a scuola
  • problemi legali

Eventi stressanti positivi

Tra gli eventi ritenuti positivi, sono inclusi:

  • promozione o un aumento di stipendio al lavoro
  • iniziare un nuovo lavoro
  • matrimonio
  • comprare una casa
  • avere un bambino
  • andare in vacanza
  • frequentare un corso che interessa, o dedicarsi a un nuovo hobby

Come reagisce il corpo allo stress?

Il sistema nervoso, indipendentemente dalla volontà della persona, in presenza di una situazione pericolosa (per esempio, essere aggrediti) o di una che non lo è (per esempio, sostenere un esame) reagisce allo stesso modo: come se la vita fosse in pericolo. Questa modalità di risposta è chiamata combatti o fuggi.

In presenza di un evento stressante, infatti, il sistema nervoso si attiva prontamente favorendo il rilascio di alcune sostanze (gli ormoni dello stress: adrenalina, noradrenalina, cortisolo) responsabili delle modifiche fisiche e comportamentali che permettono all’organismo di affrontare e superare il pericolo.

L’adrenalina e la noradrenalina determinano un aumento del battito del cuore, del respiro, della pressione arteriosa e dello stato di attenzione, predisponendo così l’organismo all’attacco o alla fuga. Il cortisolo è responsabile dell’aumento del rilascio nel sangue di glucosio e lipidi che forniscono l’energia necessaria a sostenere la reazione di attacco o di fuga. Il cortisolo, inoltre, riduce alcune funzioni del corpo considerate in quel momento non indispensabili, come la digestione e la riproduzione, per dare sostegno ad altri organi vitali, quali il cervello. Una volta passata la minaccia, i livelli degli ormoni dello stress tornano, di solito, alla normalità. In questo caso si parla di stress acuto, vale a dire che inizia e finisce rapidamente. Se si è costantemente sotto stress, invece, il livello di produzione degli ormoni rimane elevato, portando ad una condizione di stress cronico che può provocare disturbi sia psicologici, come ansia, depressione, stanchezza, irritabilità e disturbi del sonno; sia fisici, come aumento della pressione arteriosa (ipertensione), malattie cardiache, obesità e diabete.

Tra le altre regolazioni che si verificano come risposta allo stress sono incluse le azioni di ripristino del normale funzionamento del sistema di difesa dell’organismo e la riduzione degli ormoni dello stress circolanti fino a riportarli a livelli basali. Questo aspetto è molto importante perché evita una eccessiva esposizione di organi e tessuti dell’organismo all’azione neurotossica di tali ormoni.

Quali sono i sintomi dello stress?

Disturbi fisici

  • mal di testa
  • tensione o dolore muscolare
  • dolore al petto
  • digrignare i denti
  • problemi di sonno
  • tachicardia
  • sudorazione delle mani
  • stanchezza
  • crampi allo stomaco
  • disturbi intestinali (stitichezza o diarrea)
  • agitazione e irrequietezza
  • disturbi del sonno
  • diminuzione del desiderio sessuale
  • Vertigini
  • Suoni (tintinni, fischi) nelle orecchie

Disturbi del comportamento

  • disturbi dell’alimentazione (anoressia, bulimia)
  • aumento nell’uso di alcol e fumo
  • prepotenza
  • rinuncia alle relazioni sociali
  • Criticare gli altri
  • Impossibilita’ di portare le cose a termine

Disturbi emotivi

  • ansia
  • depressione
  • tristezza
  • tensione
  • irritabilità o rabbia
  • predisposizione ad agitarsi
  • senso di impotenza

Disturbi cognitivi

  • preoccupazione costante
  • difficoltà di concentrazione
  • difficoltà nel prendere decisioni
  • difficoltà a pensare in maniera chiara

Cosa fare per sfogare e liberarsi dallo stress?

Non sempre è possibile prevenire lo stress, ma ci sono molti accorgimenti da poter seguire per gestirlo in maniera più efficace. Innanzitutto, è importante identificare quali siano gli eventi che lo scatenano e annotare per iscritto quali sensazioni, sia fisiche sia mentali, compaiono.

Tra i metodi utili per ridurre gli effetti dello stress:

  • effettuare esercizi di respirazione profonda o controllata
  • praticare esercizi di visualizzazione o meditazione
  • sottoporsi a massaggi
  • praticare tecniche di rilassamento (yoga, thay chi)
  • praticare regolarmente un’attività fisica (per esempio: passeggiare a passo veloce, andare in bicicletta, nuotare, giocare a tennis)
  • seguire un’alimentazione sana
  • stabilire delle priorità, organizzare la propria giornata, sia personale sia lavorativa, evitando un sovraccarico di compiti e eliminando il più possibile quelle cose che non sono strettamente necessarie
  • ritagliare ogni giorno uno spazio solo per se stessi, per fare ciò che piace
  • circondarsi di una rete di amici, condividere non solo il tempo libero ma anche le preoccupazioni

Riferimenti:

https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/s/stress

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Psicologo per la gestione dello Stress

Psicologo per lo Stress

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Lo stress è causa di disturbi fisici e psicologici

Riconoscilo ed Impara a gestirlo

Il termine stress è spesso utilizzato in senso negativo e questo porta a pensare che per stare bene bisogna vivere una vita senza stress, ma non è così.

Lo stress è parte della vita ed è anche utile per l’evoluzione della specie.

Non bisogna quindi cercare di fuggire dallo stress ma imparare a gestirlo.

Quando è eccessivo ed il nostro organismo non riesce ad affrontarlo insorgono disturbi che possono aggravare lo stato di salute fisico e mentale ed influenzare la nostra vita sociale e lavorativa.

I sintomi più comuni dello stress sono:

  • Il mal di testa
  • la stanchezza
  • mal di stomaco, colite e diarrea
  • la tensione/dolore muscolare
  • l’insonnia
  • l’ansia/agitazione.
  • sfoghi della pelle, brufoli, acne, herpes, prurito
  • febbre
  • pressione alta

Si ripercuote sui pensieri, emozioni, comportamenti e si può essere portati a:

  • piangere, o sentire come se si volesse farlo
  • sentirsi esausti, esauriti, con poche energie
  • perdere interesse nelle attività che normalmente erano vissute con piacere.
  • restare da soli, evitare persone e situazioni.
  • abusare di sostanze (alcol, fumo, caffè, integratori, ecc…)
  • essere agitati, avere i “nervi a fior di pelle”, rispondere in modo brusco ed aggressivo.

cosa può fare uno psicologo per lo stress?

Valutare il livello di stress raggiunto e lo stato psico-fisico della persona

Riconoscere i sintomi, le reazioni fisiche e mentali e dare un senso a ciò che percepiamo

Individuare le cause che spesso possono risultare poco chiare o addirittura assenti, portando la persona a percepirsi teso ma senza un motivo.

Individuare le risorse messe in atto per affrontarlo ed aiutare a riconoscere quali sono utili e quali invece controproducenti, portando ad un peggioramento del problema.

Fornire un’ punto di vista differente, distaccato e professionale, della situazione stressante. Chi tende a concentrarsi di più sulle conseguenze negative ed a subire passivamente, accuserà maggiormente lo stress rispetto a chi al contrario è più concentrato su cosa può fare per affrontare la situazione

Suggerire possibili cambiamenti per abbassare i livelli di stress.

Fornire modalità di gestione ed addestrare all’utilizzo di strumenti e tecniche per gestirlo.